Se stai cercando il tipo di psicoterapia più adatto alle tue esigenze, questa guida ti fornirà tutte le informazioni necessarie per prendere una decisione informata. Scoprirai i diversi approcci alla psicoterapia e come scegliere quello che meglio si adatta alle tue necessità e obiettivi.
Indice articolo
- 1 Quale è il motivo principale per cui ti rivolgi allo psicologo?
- 1.1 Come scegliere la psicoterapia giusta per te: una guida pratica. A chi rivolgersi?
- 1.2 Come scegliere la psicoterapia giusta per te: una guida pratica
- 1.3 Quale orientamento potrebbe fare al caso tuo?
- 1.4 Come scegliere la psicoterapia giusta per te: una guida pratica. Il costo.
- 1.5 La proposta
- 1.6 Il bonus Psicologo
- 1.7 Quanto dura una terapia?
Quale è il motivo principale per cui ti rivolgi allo psicologo?
Prima di tutto rifletti su quali sono le tue esigenze e i tuoi obiettivi. Quale è il motivo principale per cui ti rivolgi allo psicologo? Alcuni di questi motivi potrebbero riguardarti
- Gestire lo stress dovuto ad una condizione lavorativa da cui non riesci ad uscire, o da una relazione tossica nella quale ti trovi e non sai cosa sia meglio fare.
- Affrontare una perdita, sia che si tratti della morte di una persona cara che si tratti della fine di una relazione.
- Affrontare un sintomo specifico (qui potrei elencarne molti, i più diffusi possono essere attacchi di panico, di angoscia, sensazione di sentirsi depresso/a, soffrire di una difficoltà legata al cibo etc…)
- Migliorare le tue relazioni personali (in questo caso probabilmente una breve terapia di gruppo dove lavorare su questo aspetto di te potrebbe essere utile)
Come scegliere la psicoterapia giusta per te: una guida pratica. A chi rivolgersi?
In questo articolo, pubblicato recentemente, prendo in esame alcuni dei più conosciuti approcci psicoterapeutici. Certo che scegliere la psicoterapia giusta mi rendo conto possa essere difficile, anche perché di approcci e psicoterapeuti ce ne sono veramente tanti. Per prima cosa vorrei darti delle informazioni utili per muoverti nel mare delle Terapie, in cui non tutti sono professionisti qualificati.
Metteresti la tua vita in mano a una persona che ha fatto un corso di qualche mese o un master di due anni in “come trovare la felicità in 5 facili mosse”? Probabilmente no. Quindi informati sul grado di preparazione e sulla qualifica del professionista da cui decidi di andare. Di seguito un paio di informazioni utili che possono aiutarti a chiarire le idee.
- Corso da Mental Coach: Il corso si compone di 36 ore di formazione teorica ed esperienze delle tecniche in distance learning, 80 ore di lavoro individuale e 4 ore di esame, per un totale di 120 ore di percorso per una durata complessiva di circa 6 mesi.
- Preparazione in Psicoterapia: Per diventare psicoterapeuta è necessaria una laurea in psicologia oppure in Medicina, l’abilitazione e l’iscrizione all’Albo, più l’iscrizione a una scuola di specializzazione quadriennale in psicoterapia.
Penso che già da queste informazioni puoi trarre alcune conclusioni (l’eccezione vale sempre, un coach può essere meglio di uno Psicoterapeuta…ma statisticamente ha meno probabilità di trovare un professionista preparato).
Come scegliere la psicoterapia giusta per te: una guida pratica
Quale orientamento potrebbe fare al caso tuo?
Ora che forse hai le idee più chiare su che tipo di figura scegliere si aprono molti scenari possibili. Ricorda un dettaglio importante, non esiste un orientamento psicologico migliore di un altro, esistono psicologi migliori di altri. Tuttavia informarsi su quale orientamento “potrebbe” fare di più a caso tuo è utile. Oltre all’articolo che puoi trovare nel primo paragrafo, di seguito ti aiuto ad orientarti in modo ancora più approfondito.
- Terapia Sistemico-Relazionale: L’obiettivo della psicoterapia sistemico-relazionale è quello di promuovere il cambiamento e il benessere attraverso una comprensione più approfondita delle dinamiche relazionali. Il terapeuta aiuta il paziente a identificare i modelli di interazione disfunzionali o dannosi all’interno del sistema e ad apportare modifiche per promuovere relazioni più sane e soddisfacenti.
- Terapia cognitivo-comportamentale (TCC): Si concentra sui modelli di pensiero e sui comportamenti, aiutando a identificare e modificare i pensieri negativi e i comportamenti disfunzionali. Si basa sull’idea che i nostri pensieri influenzino le emozioni e i comportamenti, e mira a sostituire schemi di pensiero distorti con modelli più sani. Vengono utilizzati spesso test e protocolli, validi per tutti ma poco attenti alla singolarità della persona e del suo problema specifico.
- Psicoterapia psicodinamica: Si basa sulla teoria psicoanalitica di Sigmund Freud. Indaga l’influenza degli eventi passati, dell’inconscio e delle dinamiche relazionali nella formazione dei problemi attuali. L’obiettivo è sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e dei propri modelli di pensiero e comportamento inconscio.
- Terapia di gruppo: Coinvolge un gruppo di persone che affrontano problemi simili. Fornisce un ambiente sicuro per condividere esperienze, ottenere supporto e apprendere dalle esperienze degli altri. L’obiettivo è migliorare le abilità sociali, la consapevolezza di sé e le relazioni interpersonali.
- Terapia interpersonale: Si concentra sulle relazioni interpersonali e sulla comunicazione. Affronta i problemi legati alle relazioni, come il lutto, i conflitti interpersonali o il cambiamento di ruolo. L’obiettivo è migliorare le capacità comunicative e le relazioni interpersonali.
- Terapia basata sulla Mindfulness: Incorpora pratiche di consapevolezza e meditazione per sviluppare una maggiore consapevolezza di sé e del momento presente. Aiuta a gestire lo stress, l’ansia e la depressione, promuovendo il benessere emotivo e mentale. Pe ulteriori informazioni clicca qui.
- Terapia narrativa: Si concentra sul modo in cui le storie che raccontiamo a noi stessi influenzano la nostra identità e il nostro benessere. Aiuta a riscrivere le narrazioni negative e a sviluppare storie più positive e costruttive.
- Terapia breve focalizzata sulla soluzione: Si concentra sulle soluzioni e sugli obiettivi futuri, piuttosto che sulle cause dei problemi. Promuove l’individuazione di soluzioni pratiche e il raggiungimento di cambiamenti rapidi.
- Terapia esistenziale: Si concentra sul senso della vita, sulle domande esistenziali e sulle preoccupazioni filosofiche. Aiuta a esplorare e a trovare significato nelle sfide e nei conflitti della vita.
- Terapia integrativa: Combina elementi di diversi approcci terapeutici in base alle esigenze individuali del paziente. Può essere un mix di approcci cognitivi, comportamentali, psicodinamici o umanistici.
Questi sono solo alcuni dei principali approcci psicoterapeutici disponibili.
Ogni approccio ha i suoi punti di forza e si adatta meglio a determinati problemi o persone. La scelta dell’approccio giusto dipende dalle tue esigenze, dalle preferenze personali e dalla consulenza di uno psicoterapeuta qualificato.
Quindi il mio consiglio è: non rimanere impantanato/a in una scelta infinita, prova e telefona. La scelta di pancia è utile, fidati di ciò che senti, ma non essere frettoloso/a. Dai tempo a te e al professionista di prendere contatto e fagli/falle delle domande per capire, non vergognarti, lo stai facendo per te.
Come scegliere la psicoterapia giusta per te: una guida pratica. Il costo.
Ma quanto dovresti spendere per una buona Psicoterapia?
Individuale: prezzo medio 60/70 euro a seduta
Di coppia: prezzo medio che oscilla tra i 90 e i 120 euro (di seguito un articolo per capire meglio quando è il momento di richiedere una terapia di coppia).
Familiare: prezzo che oscilla tra i 100 e i 150 euro a seduta.
Occhio, non è che se uno Psicoterapeuta costa meno è meno bravo. Spesso è solo più rispettoso nei confronti del paziente che potrebbe andare incontro ad un investimento di alcuni mesi e che quindi economicamente dovrà sostenerlo.
La proposta
Solitamente vengono proposte 3 sedute di consulenza iniziale dove lo psicologo raccoglie la richiesta del paziente e se ne fa carico, dopodiché fa una proposta di intervento formulata in questi termini “in base a quello che mi ha portato, ai suoi sintomi e alla sua storia di vita quello che secondo me è necessario fare è questo : ….”.
Dovresti essere sempre messo/a nella posizione di poter capire, riflettere e scegliere. Se dopo 3-4 sedute ti rendi conto che quello che ti è stato proposto è la cosa migliore allora puoi accettare e iniziare a lavorare in terapia.
Il bonus Psicologo
Come forse già saprai è attivo in Italia il “Bonus Psicologo” che, in base al tuo reddito, ti permette di aver un tesoretto di circa 1500 euro da spendere per una serie di incontri. Rappresenta la possibilità di fare circa 20/25 sedute ed è un ottimo incentivo per provare. Di seguito un link che può esserti utile –> Bonus psicologo 2023
Quanto dura una terapia?
Sicuramente questo è uno dei temi più dibattuti. Agli albori della Psicoterapia la Psicanalisi classica richiedeva anni (fino a 10) con minimo due sedute a settimana per avere dei risultati. Eravamo all’inizio, per cui l’unico metodo era quello e chi poteva permettersi una psicoterapia erano veramente i più ricchi e i loro figli. Sarebbe anacronistico oggi poter pensare a un impegno di tale portata (a meno che tu non abbia disponibilità economica illimitata), anche perchè negli ultimi 100 anni sono fiorite innumerevoli alternative altrettanto se non maggiormente efficaci, la psicoterapia ha subito come molte altre cose una grande rivoluzione e l’approccio alla cura è radicalmente diverso.
Tuttavia il rischio che corriamo oggi è di vivere l’esatto opposto, facendoci allettare da offerte e proposte mordi e fuggi tipo “10 sedute al prezzo di 5” o sconto del 20% se prenoti entro i primi giorni del mese. Non siamo al supermercato. La parola d’ordine deve rimanere EQUILIBRIO. Una terapia non ha senso che duri 10 anni, ma nemmeno 60 minuti.
In media una terapia che sciolga i sintomi e riporti la persona a star bene può durare 5/6 mesi ma ci tengo a sottolineare un aspetto imprescindibile: la durata la fa la richiesta e la gravità della situazione, non si può decidere a prescindere da ciò. Questo non toglie che tu abbia in testa un’idea di durata e quindi ti invito a comunicarla al tuo terapeuta per poterne discutere.
Conclusioni
Andare in terapia sta diventando finalmente come andare da un qualunque altro medico se accusi un dolore fisico. Se quel malessere non è fisico ma mentale rivolgerti ad un professionista è il modo per riuscire a tornare a stare meglio. Non avere timore, in seduta ci si va per ritrovare la propria strada non per perderla!
Spero di averti fornito utili consigli per capire come scegliere la psicoterapia giusta per te, mostrandoti una guida pratica. Se hai necessità di maggiori dritte non esitare a contattarmi, sarò felice di rispondere alle tue domande!