In occasione dell’Open Day di Giovedì 30 Novembre presso Associazione A.C.C.A a Lucca, ti spiego in questo articolo cos’è la Mindful Eating, e perché è una pratica sempre più utilizzata e sotto i riflettori di Psicologi, pazienti ma anche di persone che desiderano cambiare il proprio rapporto col cibo.
Indice articolo
Mindful-Eating: diamo un senso
Sempre più spesso, da circa 3 anni a questa parte, le persone stanno parlando di Mindful-Eating (leggersi maindful-iting). Ebbene si, la specifica sulla pronuncia è importante come lo è pronunciare bene il nome di un bambino; a tal proposito ci siamo trovati almeno una volta a chiedere ad un bambino, “ho detto bene il tuo nome”?.. ecco la stessa cura è necessaria quando si pronuncia la “Mindfuliting”😉. Pronunciare bene il nome è infatti il primo atto di cura.
La Mindful-Eating è da considerarsi un ramo (un filone di approfondimento) della ben più nota “Mindfulness“, o meditazione “Vipassana“, da cui deriva. La pratica della Mindfulness (traducibile con “pienezza di coscienza”) infatti si basa sulla millenaria pratica dalla meditazione Buddhista creata da Gautama Buddha circa 2500 anni fa in India e oggi in voga più che mai.
Le forme in cui viene praticata sono molteplici: Kundalini, Yoga, Merkaba, Camminata, Trascendentale etc… tutte con un minimo comune denominatore, il respiro.
Il respirto e la Mindful-Eating
La forza di un’azione così semplice e involontaria è veramente profonda perchè è capace di farti vivere il presente lontano da ansie del passato e preoccupazioni per il futuro, inavvicinabile dagli scettici abituati e rispondere ai mantra come “se non vedo non credo”; “tutto e subito perchè non ho tempo da perdere” o ancora “il tempo è denaro ” etc…
Accessibile a tutti e a tutte le età, la Mindfulness non è per tutti!
Per ottenere risultati non richiede abnegazione ma impegno, non richiede sforzo ma costanza. La Mindfulness, e quindi la Mindful-Eating, non è una religione verso cui ci si rivolge dicendo “ci credo” o “non ci credo”, ti lascia invece libero/a di dire “mi piace, continuo” oppure “non mi va, lascio perdere”. Se decidi di intraprenderla è veramente una pratica in grado di rompere cattive abitudini alimentari.
Nb: nella pratica tradizionale non si potrebbe neppure parlare di “raggiungimento di risultati”, ma credo che debba essere calata un pò nella nostra realtà e storia occidentale in cui per ognuno impegnarsi per ricevere indietro qualcosa è gratificante, per questo faremo uno strappo alla regola e parleremo di risultati anche per la Mindful-Eating😉
Mindful-Eating: perchè va di moda?
C’è una sorta di saggezza all’interno dell’uomo comune, a prescindere dalle epoche e dai luoghi, che gli fa dire “caspita, ma cosa ci sta succedendo?”
Nel momento in cui sentiamo che come società stiamo raggiungendo una velocità di vita fatta di impegni da assolvere e non da momenti da vivere, qualcuno inizia ad averne abbastanza e decide di “ribellarsi”. La Mindfulness e di conseguenza la Mindful-Eating rappresentano questa ribellione sana, la riscoperta della capacità innata dell’uomo di godere di ciò che c’è, di ciò che esiste nel “qui ed ora”, libero dal pensiero di ciò che dovrà fare o essere.
Ecco perchè queste due pratiche riscuotono così tanto successo, perchè rappresentano un salvagente ad una vita destinata a relegarci nel ruolo di produttori e consumatori. Sempre più persone se ne stanno accorgendo.
Mindful-Eating: in cosa consiste
Ci sono moltissimi aspetti da approfondire quando si parla di Mindful-Eating,
- Il primo assioma in assoluto è questo: non si tratta di una nuova dieta per imparare a dimagrire, bensì di un modo diverso di nutrirsi. Attenzione, non ho scritto “nuovo” ma diverso. Infatti quando siamo neonati o bambini, sappiamo benissimo quando fermarci dal consumare un pasto eccessivo, quando dire “basta”, quando è il caso di gustarsi un cibo perchè è veramente buono. Poi accade che l’educazione dei genitori (non sempre ma spesso) diventa: “dai su mangia tutto quello che hai nel piatto, non si lascia nulla è brutto!” oppure “sta male non riprendere il cibo se te lo offrono una seconda volta, ci rimangono male”. Ci sono aspetti educativi nel primo caso, culturali nel secondo, ma in nessuno dei due il bambino impara ad ascoltare i segnali interni del propri corpo che, se fosse libero di parlare, forse il corpo direbbe “fermati, ti sei nutrito abbastanza, ora ho bisogno di assorbire quello che mi hai dato, ne ho a sufficienza”.
- Il secondo assioma recita: “non si tratta di cosa mangiare, ma di come mangiare“. Il nutrimento è talmente importante che il cibo rappresenta il riferimento intorno a cui ruotano molti disturbi, tra cui i Disturbi del Comportamento Alimentare e centinaia di metodologie dietetiche restrittive tutte rivolte a raggiungere in minor tempo possibile peso “ideale” e forma del corpo invidiabile. Ecco, di fronte a tutto questo ristabilire un rapporto non conflittuale col cibo rappresenta il primo vero passo per creare prevenzione prima e benessere poi!
- Il terzo assioma consiste nella modalità di svolgimento. Nella nostra cultura fermarsi per mangiare insieme è uno dei rituali più appaganti che ci possa essere (con le dovute eccezioni). Momenti di condivisione, di apertura, di dialogo si celebrano proprio attorno alla tavola. Ecco, la Mindful-Eating riconosce questo rituale e lo esalta, ad esempio quando si chiede a un partecipante di preparare una pietanza con cura e di offrirla agli altri in segno di cura attraverso il nutrimento. Un gesto così racchiude diversi aspetti
I concetti che guideranno il corso
- condivisione e non competizione
- saper attingere alla proprie capacità di cura per l’altro
- attenzione verso ciò che si prepara
- abilità nel saper trattare un cibo senza che perda le sue componenti nutritive.
Perchè partecipare ad un corso di Mindful-Eating
Se hai vissuto o vivi un rapporto col cibo diverso da come lo vorresti, il corso di Mindful-Eating può aiutarti veramente. In 8 incontri ai partecipanti verrà insegnata la pratica del respiro consapevole, scoprendo i benefici di una corretta respirazione, nello specifico
- verrà fatto il punto sulle odierne strategie di neuromarketing adottate dai negozi per indurre il consumatore all’acquisto per capire come fare scelte consapevoli e rispettose del proprio fabbisogno
- ci focalizzeremo sulla spesa quotidiana e su come comprare consapevolmente
- ci apriremo al mondo della nutrizione con l’intervento di un’esperta Nutrizionista che farà un focus sull’alimentazione a risponderà alle eventuali domande
- impareremo a cucinare consapevolmente i cibi che abbiamo scelto essere adatti al nostro benessere
- scopriremo quali sono i “triggers emotivi” ovvero gli stimoli che ci inducono a consumare un cibo quando il nostro corpo non ne ha bisogno.
Conclusioni
La Mindful-Eating è un percorso di scoperta che dura tutta la vita. Il corso ti fornisce tutti gli strumenti per decidere di cambiare le abitudine alimentari dannose per corpo e mente, starà poi a ciascuno decidere di portarle nel proprio bagaglio di esperienze e di farne tesoro ogni volta che capiterà l’occasione. Se vuoi farmi delle domande o chiedere approfondimenti contattami pure!
Se sei interessato/a ad approfondire i temi legati alla meditazione Minfulness, visita il sito, inoltre Questo articolo può aiutarti ad approfondire
Dr. Daniele Filippi