Nell’articolo precedente ho affrontato i vari passi del lutto, proponendoti alcune modalità per gestirlo a fianco delle persone a te care.
In questo articolo affronterò un tema particolarmente delicato: come affrontare la morte di un genitore.
Come affrontare la morte di un genitore. Non è uguale per tutti.
L’evento del lutto di per sé è dannoso per la salute psichica di chiunque, tuttavia cambia a seconda della situazione che ci troviamo ad affrontare. Ad esempio una morte improvvisa ed inaspettata getta sconforto e caos nella mente del figlio e dei parenti più stretti. Questo è dovuto al fatto che la mente non si è preparata alla possibilità della dipartita e quindi l’evento diventa sconvolgente. Altra storia è quando si è preparati, poichè nella maggior parte dei casi il figlio ha potuto parlar e condividere la sofferenza riguardo una possibile morte già prima che accada.
In seconda battuta conta molto il tipo di relazione che si è avuta con il padre o la madre. Laddove infatti rimangano in vita delle questioni irrisolte, rimarrà in sospeso qualcosa che, se non affrontato, restituisce alla persona in vita un senso di sospensione e di irrisolutezza; fonte di dolore.
Come ci si accorge che il lutto non è stato elaborato?
- Sono passati più di 9 mesi e la persona ancora ne parla al tempo presente, come se il padre o la madre fosse ancora vivo/a.
- Somatizzazioni. La persona mostra dal corpo eruzioni cutanee, dermatiti etc..
- La persona vive una condizione di Iperattività che non riesce a compensare se non in brevi momenti.
- Difficoltà ad addormentarsi (se non previa assunzione di farmaci)
Come affrontare la morte di un genitore. Quado rimane qualcosa di irrisolto.
Posso dirti che la nostra mente così come è in grado di ammalarsi, così è in grado di guarire, a qualunque età e dopo molto tempo. Naturalmente prima si affronta il problema meglio è, ma c’è sempre modo di ritrovare una situazione di equilibrio. In seduta infatti lo scopo è quello di sostenere la persona nel percorso di elaborazione, come se dovesse “digerire” un cibo che da troppo tempo è rimasto sullo stomaco causando pesantezza e sofferenza.
Verranno affrontate le varie tappe partendo dalla storia di vita del defunto e dai momenti che hai passato insieme a lui/lei, si affrontano i momenti di dolore aiutando la persona a condividere il dolore che, come diceva Shakespeare “se non parla brucia e riduce in cenere il cuore che imprigiona“. Rimane di fondamentale importanza aver partecipato al funerale e aver potuto salutare a proprio modo la persona cara. In caso contrario sarà fondamentale salutarla attraverso un rituale.
Se per esempio le ceneri della persona sono rimaste nell’urna in attesa di essere gettate in mare, come da sua volontà, e ancora tutto questo non è stato fatto, sarà fondamentale farlo. Come dicevo poco sopra infatti, le questioni irrisolte creano una sofferenza che agisce sottotraccia all’infinito finché non viene affrontata.
Sono molti i modi per uscire da questa solitudine emozionale, attraverso rituali di saluto e di cordoglio.
A seguire invece un link esterno dove puoi prendere ulteriori informazioni
Un Libro che può fare al caso tuo