Potresti leggere o sentire dire che la morte di una persona cara rimane una ferita aperta, non rimarginabile. Non è così.
Nonostante il profondo dolore che causa, rimane la cicatrice, ma la ferita si rimargina.
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Come affrontare la morte di una persona cara. Da dove partire?
Come prima cosa devi sapere che l’elaborazione del lutto comporta un necessario periodo di tempo (circa 8-9) mesi, in cui corpo e mente devono riprendersi dal trauma. Il falso mito è riguarda una rapida ripresa, persona che nel giro di un mese dicono di essersi completamente rimesse. In base alla vicinanza con questa persona in termini di:
- affettività (figlio/a, madre, padre, nonno/a, compagno/a, zio/a, amico/a, conoscente) (tempo presente)
- tempo trascorso insieme (tempo passato)
- eventuali piani futuri (tempo futuro)
il lutto si presenterà più ostico da smaltire. Se si tratta di una persona a noi vicina a cui volevamo molto bene, il trauma non si smaltisce in poco tempo. Quindi se dopo 4-5 mesi ancora stai male, stai “tranquillo” perchè (purtroppo) è normale.
Come affrontare la morte di una persona cara. Quali sono le fasi del lutto e cosa fare per aiutare!
è importante conoscere brevemente le fasi del Cordoglio, perchè ad ognuna corrisponde un’emozione che fa parte del Processo di Elaborazione.
1) Negazione (la situazione è intollerabile e viene negata, prevale un senso di solitudine)
- se ti trovi a voler aiutare una persona in questa situazione offrigli un sostegno rispettoso e un ascolto NON invadente.
2) Rabbia (potresti provare insicurezza, paura, frustrazione)
- se ti trovi a voler aiutare una persona in questa situazione fagli sentire che la sua rabbia è legittima
3) Patteggiamento (c’è una presa di coscienza rispetto all’accaduto, se invece la morte è prossima sono normali atteggiamenti come “fare di tutto perchè non accada“)
- se ti trovi a voler aiutare una persona in questa situazione stalle vicino, anche col corpo (la corporietà in questa fase viene accetta meglio e dà più calore) e accompagnala verso questa presa di coscienza accogliendo sentimenti di perdita e di dolore.
Le ultime due fasi sono quelle della ripresa
4) Depressione (la rabbia precedente si trasforma in un abbassamento del tono dell’umore e un conseguente periodo di chiusura. Rabbia a depressione contengono sofferenza ma la prima si tollera di più perchè non è rivolta verso sè)
- se ti trovi a voler aiutare una persona in questa situazione dalle ascolto e comprensione.
5) Accettazione (ricompare una progettualità e una finestra sul futuro)
- se ti trovi a voler aiutare una persona in questa situazione dovrai aiutarla a farla sentire autorizzata a provare di nuovo sensazioni piacevoli per il futuro, mantenendo vivo il ricordo di chi non c’è più.
Il dolore condiviso è PIù SOPPORTABILE , rispetto a un dolore vissuto in solitaria. Mi raccomando quindi NON TI CHIUDERE ma laddove puoi condividilo parlandone.
Se hai bisogno di affrontare tutto questo in una seduta, contattami e ti aiuterò ad uscirne!
Rimanere vicino/a a una persona che ha subito una perdita comporta di avere le spalle larghe ovvero non scoraggiarsi, supportare. Se ci si rende conto che tutto questo è difficile, rivolgiti a un professionista. Nel privato presso Centro Itaca (Lucca) mi occupo di sostenere e aiutare le persone nell’elaborazione del lutto.
Nei prossimi articoli ti darò altre specifiche informazioni e modalità di intervento.