La quarta settimana di Mindful-Eating corrisponde a quel momento in cui metti insieme tutto quello che hai appreso fino ad ora e inizi veramente ad avere un’idea a 360° di cosa voglia dire prendersi cura di sé attraverso l’alimentazione.
Se hai svolto la pratica almeno 1 volta al giorno, potresti aver scoperto che la Mindful-Eating offre molti momenti di pratica, ovvero ogni volta che mangi è un’opportunità di metterti alla prova e sperimentarti in questo nuovo approccio.
Indice articolo
Mindful-Eating, quarta settimana: Riepiloghiamo
Andiamo brevemente a ripercorrere i punti che ti hanno condotto fino alla 4° settimana.
1° settimana -> impara a identificare le tue emozioni
2° settimana -> cura l’ambiente intorno a te
3° settimana -> segui i consigli utili per stare al passo
Quelli sopra elencati sono step che hanno bisogno di essere curati volta volta, soprattutto all’inizio in un momento in cui c’è sempre da prendere confidenza col nuovo modo di rapportarsi al cibo e ad un’alimentazione sana.
Mindful-Eating, quarta settimana: Rimuovi gli ostacoli
Il momento di raggiungere i tuoi obiettivi è arrivato. La 4° settimana è quella in cui metti a frutto tutto quello che hai precedentemente imparato.
Mi raccomando, non scoraggiarti se manchi ogni tanto di attenerti ai principi Mindful-Eating. Ricorda che l’abitudine, soprattutto quella alimentare, è tra le più difficile da modificare a da spezzare. Prima di introdurti alla 4° settimana ti elenco di seguito i principali ostacoli che potresti trovare.
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- Pressione sociale -> La pressione sociale è uno dei principali ostacoli, si presenta in frasi come “dai ma che ti importa bevi/mangia tanto non devi mica andare alle olimpiadi”, oppure “ma che ti sei messo/a in testa, questa qui è una delle solite diete che non ti porterà da nessuna parte”. Nel primo caso potrai rispondere che non lo stai facendo per andare alle olimpiadi ma per stare meglio, nel secondo che la Mindful-Eating non è una dieta.
- Emozioni forti -> Il pericolo che davanti ad una forte emozione negativa o positiva si ritorni alla solita routine è reale, ma è altrettanto reale che ogni volta che ti metti a tavola hai di nuovo un’occasione. Non sprecarla. In più si pensa che il cibo attenui le emozioni negative, in realtà è vero solo per un piccolo lasso di tempo. Quando il boccone è passato dalla gola e ha attenuato la mancanza di piacere ed è arrivato in pancia a colmare un vuoto, da quel momento in poi le emozioni che provavi prima si amplificheranno. Per cui prenditi cura di te ascoltando le tue emozioni, respirando per attenuarle e ritrovare uno stato di equilibrio.
Inizia la quarta settimana
Ricorda una aspetto fondamentale. Se vivi con altre persone prendi in considerazione la possibilità di dirlo a chi ti sta intorno, questo porta le persone a sapere cosa stai facendo e a rispettarti nelle scelte alimentari diverse che puoi fare. Ti accorgerai ben presto, forse con stupore, che stai diventando un modello da seguire. Mentre tutti gli altri al tavolo mangiano velocemente con conseguenti riflussi post pranzo/cena, tu avrai mangiato lentamente, conversato nelle pause, portato un modello da imitare.
Fare da apripista non è facile, ma vedrai che anche a livello di autostima ne vale la pena.
La 4° settimana è quella in cui raccogli i frutti dello sforzo fatto precedentemente e quella in cui emergono i benefici corpo/mente.
Quindi non ci sono da immettere altre novità, c’è da fare un lavoro minuzioso in cui in base a come reagisci a livello di mente e di corpo, ti prendi dei piccoli appunti da condividere o col tuo Psicologo o con i tuoi compagni di corso. Questo è fondamentale perchè emergeranno dubbi, domande, richieste etc.. il cambiamento per attecchire nella quotidianità ha bisogno di tempo e di sapere che lo stiamo facendo con un senso,.
Ricordati di goderti i piatti con tutti e 5 i sensi, per godere a pieno di una esperienza in Mindful-Eating.
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Approfondimenti
La Mindful-Eating è sempre più praticata e apprezzata, tanto che i principali siti di Benessere ne parlano e la consigliano. Vedi cosa dice a tale proposito “My Personal trainer“.