Prima di addentrarci nel percorso della 3° settimana di Mindful-Eating, ti rimando alla lettura dei primi 2 articoli. Nel primo ti parlo di quanto sia importante saper riconoscere le proprie emozioni quando mangi, perchè nel farlo potrai accorgerti se stai mangiando perchè veramente hai fame, oppure perchè le tue emozioni hanno preso il sopravvento e ti stai nutrendo spinta/o da altro.
Nel secondo articolo ti parlo invece di come impiegare il tuo tempo e il tuo spazio nel miglior modo possibile, di come costruirti un ambiente adatto a iniziare la Mindful-Eating.
In questo terzo articolo invece prenderò in esame la terza settimana, in cui il focus sarà su alcuni spunti utili per continuare ad alimentarti consapevolmente. Ma prima ti spiego nel primo paragrafo a chi è rivolta la Mindful-Eating e a chi è consigliata.
Mindful-Eating terza settimana: a chi è rivolta
La Mindful-Eating, come puoi immaginare, non ha controindicazioni. Viene utilizzata con lo scopo di aiutare le persone a ridurre il loro peso risultando un vero e proprio “ago della bilancia” quando si tratta di mantenere una dieta prolungata per alcuni mesi.
Da molti anni ormai è una pratica da affiancare nei percorsi a pazienti diagnosticati con un Disturbo del Comportamento Alimentare proprio perchè questa pratica non mette il cibo non su un piano di sfida e/o competizione, ma di piacere e collaborazione, aiutando i pazienti con D.C.A ad approcciarsi diversamente all’alimento. Naturalmente si tratta sempre di un corso parallelo ad una Psicoterapia, strumento principe nella cura dei D.C.A.
Fatto il punto su questi due aspetti, per il resto la Mindful-Eating è veramente rivolta a chiunque sia interessato a godere del momento del pasto senza sensi di colpa, restrizioni e difficoltà di stomaco col classico e frequente riflusso gastroesofageo dovuto ad un’alimentazione in cui si ingurgita e non si mastica.
Mindful-Eating terza settimana: 4 consigli utili
Per fare veramente il salto di qualità, alla terza settimana è utile ricorrere ad alcuni “trucchi” per agevolare la nuova abitudine alimentare. Ricordati sempre di praticare, durante la settimana, sessioni di meditazione Vipassana (Mindfulness) per tenere mente e corpo allenati.
- Riduci la quantità: più il contenitore è grande più è il cibo che mangiamo. Se dopo 5 forchettate o cucchiaiate percepisci un senso di pienezza, fermati e bevi dell’acqua. Poi ricomincia fino a che non avrai mangiato una quantità giusta di cibo che ti sostenga.
- Equazione dell’energia: se il nostro peso rimane constante significa che l’energia che entra è uguale a quella che esce. Per questo motivo, se il tuo obiettivo è dimagrire sempre con cura di te senza applicare diete restrittive, usa monoporzioni e prima di ordinare il dolce a fine pasto aspetta 5 minuti. Vedrai che la voglia diminuisce e non sentirai necessario mangiare ulteriormente.
- Sostituzioni consapevoli: il desiderio di consumare qualcosa di buono è difficile da contrastare, se lo facciamo, questo tornerà più forte. Prova quindi a inserire un rituale quando ti viene quella voglia, ad esempio masticando un chewing-gum o bevendo una tisana o un thè. Altro piccolo consiglio: non lasciare la padella con la restante parte di cibo sul tavolo, lasciala sui fornelli, sarà meno a disposizione e ti metterà meno in tentazione.
- Mangia e prepara tu i tuoi pasti. Sempre meglio prepararsi da sé i propri pasti perchè così sarai attento/a a cosa andari a consumare. Se non ti è possibile a fine pasto ordina piuttosto un caffè o qualcos’altro da bere che non si un dolce. Nb: ogni tanto ricordati si sgarrare, ti aiuterà a seguire poi una dieta bilanciata per maggior tempo.
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